"Pubblic-Azione"
teatro festival
direzione artistica marco pupella
direzione artistica marco pupella
da ottobre 2022 - work in progress
La prospettiva è baluardo di libertà, di rispetto dell'altro. Tante prospettive, diverse tra loro, danno l'idea della multiculturalità propria delle della società ai tempi d'oggi dove però lo scambio di idee, di punti di vista risulta essere più difficile perché l'ossessiva ricerca della "sofisticazione" crea una resistente barriera fra persone e gruppi.Giusto, giustissimo purché la propria prospettiva non sia baluardo di menzogna che consenta la sovversione di idee e principi a proprio uso e consumo. Che non serva a giustificare o a scudare la codardìa di alcuno. Ecco il compito di Pubblic-Azione 2021, ecco il compito del teatro contemporaneo, indurre alla riflessione, al civile confronto di idee diametralmente opposte tra loro ma non solo. Compito del teatro è anche stanare i vigliacchi, i mistificatori con cui non vi può essere confronto né scambio di opinioni perché in malafede.
Grazie a tutti coloro che hanno aderito a di "Pubblic-Azione 2021 teatro festival-_prospettive" , IV edizione.: Paride Cicirello Gianfranco Perriera Roberto Burgio Rosario Palazzolo Francesco Giuseppe Gulizzi Anton Giulio Pandolfo Francesco Fiore Salvatore Ventura Giulia Messina Isabella Luna Sciortino Gabriella Zito Alfonso Michele Ciulla, Roberto Mulia, Benni Aiello Marta Fogazza Chiara Gambino Silvia Messina Lavina Lavinia Pupella Daniela Pupella Melluso Marco Feo Luciano SergioMaria Vincenzo Pepe Sandra Zerilli Massimiliano Sciascia Gabriele Mastropaolo
Il direttore artistico Marco Pupella
In molti mi hanno chiesto cosa volesse significare “ Teatro in biancRo e negRo”.
Negro, tra tutti gli appellativi dispregiativi, da sempre, mi risulta più odioso, più fastidioso soprattutto se pronunciato da “bianchi” che in fondo ritengo da considerarsi “biancRI”.
Non è una rassegna sull’immigrazione o sul razzismo contro i neri ma quanto una spontanea riflessione sul comportamento di certi bianchi che si arrogano diritti sui più deboli.
La rassegna è un invito all’empatia “nell’altro” spesso vessato dalle miserie umane di distinti, talvolta ma non sempre, ed insospettabili “biancRi” che non esitano ad esercitare il loro potere sugli indifesi.
In alcuni casi gli spettacoli prospettano situazioni in cui i protagonisti risultano essere i biancRi di se stessi.
BiancRi o negRi non è una questione di pelle ma di una condizione dell’animo.
Meglio un nero perbene che un bianco “permale” …..un misero e ignobile “biancRro”.
Gli spettacoli di questa edizione rappresentano la tipologia di teatro che più amo, “il teatro per trame” capace di incollare lo spettatore alla poltrona.
Ringrazio tutti quello che hanno accolto il progetto con entusiasmo e ne hanno condiviso la realizzazione: Giuseppe, Gabriele, Salvatore, Michele, Giancarlo, Rosario, Sandra, Paride, Anna, Isabella Luna, Giuseppe B., Leonardo, Silvia, Federica, Mirko, Roberto, Lavinia, Gabriella, Nando, Vincenzo, Giovanni, Marcella, Angelo, Marco F., Salvatore N., Gabriele M e le Istituzioni.
Il direttore artistico
Marco Pupella
Non ho voluto rinunciare ai tre puntini, che segnano la speranza verso cui abbiamo tanti doveri.
Non possiamo arrenderci alle malformazioni contemporanee, che sono tutti i giorni sotto i nostri occhi. Gli spettacoli in rassegna, pur rappresentando situazioni distopiche, che coinvolgono individui e masse, non danno allo spettatore soluzioni, ma soltanto suggerimenti perché tali situazioni non si ripetano.
Possiamo affermare che l’utopia possibile, quella “raggiungibile”, pur rischiando o sfidando l’ossimoro, risiede in quello sforzo interiore che ciascuno di noi è chiamato a compiere perché la realtà, fuori dal palcoscenico, sia resa più vivibile, più respirabile.
Insomma, l’utopia di quella “Pubblic-Azione”/ ”Azione-Pubblica” di moto culturale che può ancora farci sognare un mondo Utopico…raggiungibile.
Ho voluto una rassegna di qualità che presentasse ogni spettacolo come la “Pubblicazione” di un libro, uno dei pochi istanti di raccoglimento in questa società, che è frenetica.
Affidiamoci al teatro di prosa perché è finzione (certo) ma è anche realtà. Siamo certi che “…..salverà il mondo” ….. e ci proteggerà dalle fandonie.
Ringrazio tutti coloro che hanno accolto il progetto con entusiasmo e che ne hanno condiviso la realizzazione. (Andrea, Benni, Maurizio, Davide, Gabriele, Simona, Vincenzo, Fabiola, Daniela, Leonardo, Chiara, Lavinia, Nicola, Mauro, Valeria Sara, Michele, Oriana, Giuseppe, Federica,, Lorenzo, Giulia, Arturo, Angelo….).
Il Direttore Artistico Marco Pupella
"Teatro aperto"